mercoledì 3 dicembre 2008

IL FORMATORE
Chi è Il "Formatore"? In questa pagina, aperta al contributo di quanti vorranno partecipare cercheremo di delineare questa figura che, diciamolo, non è poi così chiara. Oggi un po' tutti si definiscono "Formatori", anche se poi tanti sono degli "Informatori", o, peggio ancora, dei "De-Formatori".

DEFINIZIONE:

Il Formatore è responsabile del processo di apprendimento finalizzato a migliorare conoscenze e capacità tecniche e/o professionali dei partecipanti ai corsi formativi extrascolastici.
Il suo ruolo è molto vicino a quello di un docente; deve essere esperto dei processi di insegnamento, destinati specificatamente ad adolescenti ed adulti. Ha il compito di trasmettere non solo delle nozioni, ma anche di far conseguire abilità e competenze, utilizzabili nel mondo del lavoro.

COMPITI E PRINCIPALI ATTIVITA':

Il Formatore gestisce direttamente il front end, in altre parole tutte le fasi iniziali degli interventi formativi, che includono anche la definizione degli obiettivi.
Questa Figura opera in tutti gli ambiti della formazione, da quella di primo e secondo livello (post-obbligo, post-secondaria e post-universitaria) a quella continua, detta anche on the job, fino al coaching, una sorta di formazione/allenamento personalizzato.
Il Formatore è incaricato dello svolgimento pratico delle azioni formative, in presenza o a distanza, per le quali elabora dettagliatamente contenuti e modalità specifiche (lezioni, esercitazioni, ecc.).
Talvolta può collaborare, su richiesta del direttore di progetto o del progettista, all’analisi dei fabbisogni della domanda e dell’offerta formativa, come anche alla formulazione di alcune parti del progetto.
Uno dei primi compiti del Formatore riguarda la verifica degli obiettivi stabiliti in fase di progettazione. Deve controllare che lo schema dei contenuti e delle metodologie del suo intervento sia stato perfettamente definito e tracciato. Sulla base del programma sintetico delineato dal progettista, il Formatore articola nel dettaglio le varie fasi e i tempi dell’apprendimento, definendo il numero e la scansione delle ore/giornate per ogni modulo formativo e l’eventuale suddivisione in sotto-gruppi dei partecipanti al corso.
Deve sempre accertarsi dei requisiti richiesti in ingresso ai partecipanti ed approfondire la conoscenza dei singoli allievi, al fine di modulare il proprio intervento ed ottenere i massimi risultati formativi.
In collaborazione con il progettista e il direttore di progetto, interviene nella scelta delle attrezzature e degli strumenti più adatti a supportare l’attività d’insegnamento: testi, dispense, lucidi, sequenze di diapositive, lavagne, computer e qualsiasi macchinario specifico. Inoltre, contribuisce anche a scegliere, integrare o modulare le varie metodologie didattiche previste dal progetto formativo (lezioni classiche in aula, attività di seminario e di laboratorio, ricerche, esercitazioni; lavoro di gruppo, studio di casi, simulazioni, formazione a distanza, tirocinio pratico in azienda e così via).
Il Formatore partecipa anche all’elaborazione delle valutazioni, in itinere e finali, dell’intero percorso, oltre che, naturalmente, dei singoli moduli. Gli strumenti e i metodi di verifica dei risultati sono stabiliti nella pianificazione dei corsi, ma il Formatore può eventualmente introdurre ulteriori dispositivi di accertamento delle competenze/conoscenze acquisite.
Nella fase di realizzazione, il Formatore gestisce il gruppo e i singoli, in aula o in altra sede, attuando il programma stabilito per raggiungere gli obiettivi formativi. L’intervento del Formatore deve essere flessibile e può subire rielaborazioni in corso d’opera, in base agli esiti della valutazione in itinere. Tutte le modifiche sono stabilite d’intesa con il direttore o il responsabile del progetto formativo.

3 commenti:

biba ha detto...

ciao Angela, mi piace il tuo blog, ho fatto anch'io delle ricerche e ho trovato questo:il formatore è un docente che opera in ambiti pluralistici (agenzie formative, strutture aziendali, società di consulenza e di formazione). Il suo ruolo consiste nel costruire e consolidare i legami tra formazione e lavoro.
Il Formatore può assumere funzioni più o meno ampie o specializzate a seconda della richiesta e delle sue competenze, comunque le costanti della sua attività consistono nel comprendere e interpretare le esigenze della committenza, effettuare una analisi dei bisogni formativi dei destinatari, e quindi predisporre un progetto formativo coerente con le finalità, i tempi e le risorse disponibili; inoltre c'è da identificare e contattare le persone necessarie per realizzare il progetto, discutere e decidere con i formatori e gli esperti i tipi e le modalità degli interventi, i sussidi didattici, gli strumenti di valutazione; infine il formatore deve predisporre quanto necessario in termini di articolazione didattica e di valutazione dei risultati.

Per quanto riguarda la situazione lavorativa, il Formatore può operare sia come libero professionista (in maniera del tutto autonoma, all'interno di una società di consulenza e di formazione o, ancora, collaborando con enti e istituti pubblici di formazione come quelli gestiti dalle Regioni) sia alle dipendenze (di un'impresa, di un'agenzia formativa, di una società specializzata). Attualmente circa metà dei formatori lavora all'interno di una organizzazione, mentre l'altra metà opera come consulente, cioè come libero professionista
Che cosa fa un esperto in formazione?
Le competenze necessarie che un Formatore deve possedere sono: una buona cultura metodologico-didattica e competenze ed abilità specifiche di carattere sociale, economico e pedagogico.

In generale, il Formatore ha padronanza degli strumenti di progettazione formativa, conoscenza del quadro normativo in materia di formazione professionale, capacità di svolgere ricerca scientifica e capacità relazionali (con gli altri esperti di formazione, con gli utenti, con la committenza, con i soggetti istituzionali, etc.).

Egli deve inoltre saper leggere la realtà economica e sociale del territorio in cui opera; possedere elementi di conoscenza dell'organizzazione aziendale e del lavoro; possedere strumenti di analisi della professionalità; conoscere le procedure e gli strumenti di analisi dei bisogni di formazione; essere a conoscenza delle metodologie di progettazione formativa, della didattica e della valutazione; conoscere le caratteristiche essenziali del processo formativo.
Se incaricato della progettazione, deve essere in grado di definire degli obiettivi formativi, tradurli in un progetto coerente con le finalità, i tempi e le risorse disponibili; deve conoscere il sistema di formazione professionale a livello regionale, nazionale e comunitario.

In pratica il formatore esercita la propria attività:

a) nell'ambito della formazione iniziale, con iniziative rivolte ai giovani in uscita dalla scuola dell'obbligo o destinatari di progetti di interazione ai diversi gradi del curriculo della scuola secondaria superiore;
b) nell'ambito della formazione superiore, con azioni, con azioni rivolte a giovani diplomati, laureati o con titoli equipollenti;
c) nell'ambito della formazione continua, con azioni relative alla formazione ricorrente per il mantenimento delle conoscenze ed il perfezionamento in accompagnamento dei processi produttivi e lavorativi, anche al fine di prevenire l'espulsione dal mercato del lavoro.
Che ne dici riusciremo a diventare dei bravi formatori?

ciao Biba ps. passa a trovarmi nel mio blog "scusatelapancia.blogspot.com

biba ha detto...

ps non ho dato la fonte delle mie ricerche "www.studenti.it/lavoro/orientamento/professione_formatore1.
ciao biba

elisa ha detto...

ciao Angela, hai completamente ragione quando dici che molti "si definiscono formatori", ma in realtà non sanno nemmeno cosa voglia dire. Basta pensare a noi che studiamo per diventarlo e almeno per quanto mi riguarda l'ho capito solo l'anno scorso cosa voglia dire. Il Formatore molto spesso viene visto solo come colui che "insegna" a fare una determinata mansione (pregiudizio), in realtà quello può essere una della tante cose che fa. Può anche non occuparsi di quello ed essere chiamato a risolvere problemi di tipo comunicativo ad esempio.
Bisognerebbe far cadere quel pregiudizio che si ha su chi fa il formatore e far conoscere a tutti quale siano i suoi veri compiti e prima di tutto far capire che la sua funzione non è insegnare, ma far apprendere. In questo caso sarebbe un buon passo in avanti!
Buona continuazione
Elisa :-)